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Glossario

A

Ashi-Sabaki (足捌き)
(lett.) “Lavoro dei piedi” o “movimento dei piedi”.
Ayumi-Ashi (歩み足)
Movimento dei piedi simile a una camminata ordinaria, dove entrambi i piedi si muovono naturalmente.

B

Bōgu (防具)
Detto anche Kendōgu (剣道具) è l’armatura impiegata per la pratica del Kendō (剣道) che consiste di un equipaggiamento protettivo per la testa, il busto, gli avambracci e le parti basse.
Bokken (木剣)
Vedere Bokutō.
Bokutō (木刀)
Una spada di legno di solito realizzata in quercia giapponese. Con questo termine si indica principalmente un Bokken munito di Tsuba.
Bujutsu (武術)
(lett.) “Arte Marziale”. Termine usato comunemente per indicare un’arte marziale giapponese.
Budō (武道)
(lett.) “Via Marziale”. Evoluzione del termine Bujutsu (武術) impiegato per indicare tutte le arti marziali che si focalizzano, oltre che sulla mera pratica anche sulla disciplina.
Bushi (武士)
(lett.) “Guerriero”.
Bushidō (武士道)
(lett.) “La Via del Guerriero”. Codice di condotta adottato dai guerrieri samurai.

C

Chakuza
Passare dalla posizione in piedi a quella seduta. Vedere anche Seiza e Tate Hiza.
Chudan No Kamae
Una delle cinque posizioni di base che consiste nel tenere la spada nella posizione centrale.

D

Dōjō
Una sala o luogo di allenamento dove gli studenti si preparano nelle loro rispettive discipline.

E

Embu
L’atto di dimostrare Budō di norma a un pubblico.
Enzan No Metsuke
Letteralmente significa “fissare le montagne lontane”. Un termine che si intende come guardare il tutto, non qualcosa di specifico.

F

Furi Oroshite
Muovere la spada verso il basso da sopra la testa.

G

Gedan No Kamae
Una delle cinque posizioni di base che consiste nel tenere la spada abbassata appena sotto il livello del ginocchio.

H

Ha
Il tagliente della spada.
Hakama
Pantaloni a pieghe, simili a una gonna, indossati per la pratica delle arti marziali giapponesi.
Hanmi
Una posizione in cui il corpo è posto lateralmente rispetto all’avversario.
Hasso No Kamae
Una delle cinque posizioni di base che consiste nel tenere la spada accanto alla spalla.
Hasuji
La linea di taglio della lama della spada.

I

Iaidō
Una forma di combattimento con la spada in cui estrarre la lama rapidamente si traduce nella sconfitta del nemico in un unico movimento. Fondata da Shigenobu Hayashizaki nella seconda metà del XVI secolo. Molte scuole si sono formate nel periodo Edo (1600 – 1868). Nel 1956 la All Japan Kendō Federation istituì la divisione dello Iaidō e nel 1969 furono stabiliti gli All Japan Kendō Federation Iai Kata.
Iaihiza
Vedere Tatehiza.

J

Jodan No Kamae
Una delle cinque posizioni di base che consiste nel tenere la spada sopra la testa.

K

Kamae
Termine generico che sta per posizione.
Kata
Parola utilizzata per indicare la forma o l’insieme di movimenti che costituiscono una tecnica.
Katana
Arma a lama curva e a taglio singolo di solito intesa come spada giapponese.
Katsujinken/Katsuninken
Termine legato al Buddhismo Zen per indicare “Il Modo Positivo” di usare la spada.
Keito-Shisei
Termine usato nello Iaidō per indicare la posizione dove è tenuta la spada rinfoderata, sull’anca sinistra, rispetto al Kendō dove generalmente si usa il termine Taito Shisei per descrivere la stessa posizione tenuta però con uno Shinai.
Ki-Gamae
Uno stato in cui il corpo è vigile e pronto ad agire in un momento.
Kigurai
Uno stato di presenza imponente derivata dalla sicurezza acquisita dopo molta pratica.
Koiguchi
Termine che indica la bocca o l’apertura del fodero della spada o Saya. Il nome deriva dalla similitudine che c’è tra essa e la bocca aperta di una carpa Koi giapponese.
Kurai
Termine utilizzato per indicare il grado con cui si combina il carattere con l’abilità.

M

Metsuke
Modo corretto di guardare con gli occhi.
Mizouchi
Vedere Suigetsu.
Morote
L’atto di usare entrambe le mani per impugnare o reggere la spada.
Morote-Tsuki
L’atto di affondare la spada usando entrambe le mani.
Mune
Il dorso della spada giapponese. Chiamato anche Mine.

N

Nihon-To
Termine utilizzato per indicare una spada prodotta alla maniera giapponese.
Nōtō
Atto di riporre la spada nel fodero. Uno dei movimenti di base dello Iai.

O

Obi
Una lunga fascia stretta indossata intorno alla vita per sostenere la spada.
Okuri-Ashi
Uno dei movimenti base dei piedi dove il piede destro viene tenuto sempre avanti.

R

Rei
Comportamento e condotta atta a mostrare rispetto e cortesia verso gli altri.
Rei-Ho
Cortesia o buone maniere. Etichetta richiesta per tutte le manifestazioni del Budō.
Ryu-Ha
Il significato letterale è Scuola. Usato solitamente per indicare un fondatore o un ideatore.

S

Sage-To
Posizione eretta in cui si tiene una spada o Bokuto con il braccio disteso naturalmente lungo il corpo.
Seiza
Un modo di sedersi con le ginocchia allineate e gli stinchi e le punte dei piedi sul pavimento. Gli alluci di entrambi i piedi dovrebbero essere adiacenti l’uno all’altro e le natiche poggiate sui talloni. La schiena è dritta e le mani sono posizionate sulla parte superiore delle cosce con le dita unite. Un modo formale di sedersi in Giappone.
Shinken
Una spada reale con il filo tagliente.
Shinogi
Sulla lama della spada, cresta in rilievo sul piatto della lama che va dalla guardia (Tsuba) alla punta della spada (Kissaki).
Shinza
Santuario o luogo di rispetto in un dojo o sala di allenamento.
Shomen
Termine che significa di fronte. Per esempio Shomen E No Rei.
Suigetsu
Area al di sotto dello sterno che viene indicata come la bocca dello stomaco, plesso solare o Mizouchi.

T

Tachi
Un tipo di spada più curva e generalmente più lunga di 60 cm della katana.
Taito
L’atto di posizionare la spada nell’Obi (fascia o cintura) o di posizionare la mano sull’anca sinistra quando si usa il Bokuto.
Tatehiza
Sedersi sulla gamba sinistra con il ginocchio destro sollevato dal pavimento.
Teito
Vedere Sage-to.
Tenouchi
L’utilizzo complessivo delle mani durante il taglio, il modo di impugnare la spada, stringendo o allentando la presa sulla maniglia (Tsuka).
Tsuba
La guardia della spada; di solito ornata ma essenzialmente un pezzo di metallo che viene inserito tra l’impugnatura e la lama della spada per proteggere le mani.
Tsuba-Moto
L’area della lama di una spada vicina o in in prossimità della guardia della spada.
Tsuka
L’elsa di una spada; l’area che è solitamente impugnata con le mani.
Tsuka-Gashira
La fine del manico spada (pomello).
Tsuku/Tsuki
Spingere alla gola, al torace o al plesso solare.

U

Ukenagasu/Ukenagashi
Parare il colpo della spada dell’avversario, deviandola di lato con lo Shinogi della propria spada. Il movimento è presente nel terzo Kata (Ukenagashi) e nell’undicesimo Kata (Sou Giri).

W

Waki No Kamae
Una delle cinque posizioni di base dove la spada è posizionata di lato e posteriormente al corpo, oscurandola alla vista dell’avversario posto frontalmente.
Waza
L’abilità motoria ottenuta attraverso un lungo e duro allenamento nei movimenti di taglio e l’apprendimento dell’insieme di tecniche o Kata.

Z

Zanshin
La postura del corpo e lo stato mentale in cui, anche dopo il taglio, uno è attento e pronto a rispondere immediatamente a qualsiasi contrattacco dell’avversario. In generale, dopo il taglio, si deve sempre essere consapevoli della distanza tra sé e l’avversario.
Zarei
Un inchino che si compie dalla posizione formale in ginocchio.

Glossario dei termini della competizione

A

Aka
Colore-Rosso usato per indicare la demarcazione dell’area di gara, il colore della bandierina e uno dei ruoli dei contendenti durante lo Shiai.

F

Fukushin
Un arbitro secondario che assiste l’arbitro principale nel giudizio delle competizioni. Di norma ve ne sono due in ogni competizione di Iaidō ma hanno la stessa autorità dell’arbitro principale nel prendere o nel richiedere decisioni.
Fusen-Gachi
Una vittoria senza combattimento perché l’avversario non si presenta o si ritira dalla competizione.

G

Gōgi
L’atto di sospendere temporaneamente una competizione per una consultazione. Gli arbitri si riuniscono brevemente per decidere se uno o più contendenti ha commesso un errore critico o se c’è qualche dubbio o incertezza riguardo la dimostrazione o l’applicazione della tecnica.

H

Hajime
Una parola giapponese usata per dire iniziare o cominciare.
Hantei
L’annuncio dell’arbitro principale di richiedere una consultazione per la decisione di una competizione.

S

Senshu
Una parola giapponese data per indicare un concorrente o un partecipante a una competizione.
Shiai
Una competizione individuale o a squadre che è conforme a regolamenti definiti.
Shiai-Jikan
Il tempo limite di una competizione. Di norma il tempo limite è di sei minuti ma può variare a seconda dei diversi tornei e delle diverse situazioni.
Shiai-Jō
L’area di gara dove si svolge la competizione.
Shinpan
L’atto di giudicare il risultato di una partita.
Shinpan-Chō
Il giudice supremo che supervisiona tutte le competizioni, la conduzione degli arbitri e i contendenti nella competizione.
Shinpan-In
Un arbitro.
Shinpan-Ki
Bandierine bianche e rosse usate dagli arbitri durante la competizione.
Shinpan-Shunin
Il giudice di area o arbitro. Solitamente nominato quando ci sono due o più aree e assiste lo Shinpan Chō.
Shiro
Colore-Bianco usato per indicare la demarcazione dell’area di gara, il colore della bandierina e uno dei ruoli dei contendenti durante lo Shiai.
Shōbu-Ari
Letteralmente significa vittoria. Annuncio dato per segnalare una decisione e per gli arbitri di abbassare le loro bandierine contemporaneamente.
Shushin
Il capo o l’arbitro principale.

T

Taikai
Letteralmente significa un grande incontro. Si riferisce comunemente alla competizione.
Taikai-Kaichō
Il presidente della competizione o del torneo.

Y

Yame
Una parola giapponese usata per dire fermarsi o interrompersi.
Yasume
Una parola giapponese usata per dire rilassarsi o stare comodi.

Glossario delle parti di una katana

Parti della lama

B

Bōshi
Hamon della punta della lama.

H

Ha
Tempra della lama.
Ha-Machi
Tacca del filo della lama.
Hamon
Linea di tempra lungo il filo della lama.
Hasaki
Filo della lama.
Hi
Scanalatura della lama.
Hiraji
Superficie curva tra lo Shinogi e l’Hamon.

K

Kissaki
La punta della lama.
Ko-Shinogi
Superficie minore dello Shinogi.

M

Mei
Iscrizione che riporta la firma del creatore, che di solito si trova sul Nakago.
Mekugi-Ana
Foro nel Nakago dove viene inserito il piolo per fissare la Tsuka alla lama.
Mitsu-Gashira
Punto in cui si incontrano lo Yokote, lo Shinogi e il Ko-Shinogi.
Monouchi
Ultima parte della lama, entro la quale avviene il taglio.
Mune
Dorso della lama.
Mune-Machi
Tacca del retro della lama.

N

Nagasa
Lunghezza della lama.
Nakago
Codolo della lama.
Nakago-Jiri
Estremità del codolo.

S

Shinogi
Cresta della lama.
Shinogi-Ji
Superficie piatta della lama, tra lo Shinogi e il Mune.
Sori
La profondità di curvatura della lama.

Y

Yasuri-Me
Segni di limatura.
Yokote
Linea di demarcazione del Kissaki. La parte della lama che demarca la fine del Bōshi e l’inizio del Monouchi.

Parti del fodero

F

Fuchi
Il collare che si adatta alla testa del manico.
Fuchi-Gane
Bordo della Tsuka.

H

Habaki
Incavo metallico che si fa scivolare sulla lama prima di posizionare la Seppa e la Tsuba.

K

Kashira
Pomello della Tsuka.
Koi-Guchi
Bocca della Saya.
Kojiri
Punta della Saya
Kuri-Gata
Incavo della Saya dove è legato il Sage-o.

M

Makidome
Il nodo di cotone della rilegatura verso all’estremità finale della Tsuka.
Me-Kugi
Piolo di legno (o altro materiale resistente) impiegato per fissare la Tsuka con la lama.
Me-Nuki
Accessori ornamentali inseriti sotto la rilegatura della Tsuka.

S

Sageo
Cordoncino di seta o di cotone usato per fissare la Saya all’Hakama.
Same-Gawa
Pelle di razza (o di squalo) usata come rivestimento sul manico in legno sotto la rilegatura.
Saya
Fodero della Katana.
Seppa
Rondella in metallo posizionata su entrambi i lati della Tsuba.
Shito-dome
Occhiello che ricopre l’incavo del Kuri-Gata.

T

Tsuba
Guardia della Katana.
Tsuka
Impugnatura della Katana.
Tsuka-Gashira
Vedere Kashira.
Tsuka-Maki
Cotone intrecciato che avvolge la Tsuka.